Generale italiano. Ufficiale di artiglieria, nel 1887 passò nel corpo di
Stato Maggiore e fu aiutante di campo di Umberto I. Addetto militare
all'ambasciata di Vienna (1892-97), nel 1908 fu nominato capo di Stato Maggiore.
Promosse la riforma dell'esercito, riorganizzò la difesa della frontiera
alpina orientale e preparò l'impresa di Libia (1911-12), partendo
dall'ipotesi, in seguito rivelatasi errata, che la Turchia, non potendo inviare
rinforzi, si sarebbe arresa dopo una resistenza puramente formale. Nel 1912 fu
nominato senatore. Dedicatosi allo studio della storia militare,
P. fu
autore di numerosi studi, tra i quali:
Custoza 1866 (1903),
Waterloo 1815 (1906),
La campagna invernale del 1806-07 in
Polonia (1935, postumo) (Caserta 1852 - Torino 1914).